martedì 7 febbraio 2017

LEISURE_Diana: Her Fashion Story



Dal 24 febbraio 2017 Kensington Palace ospiterà la mostra “Diana: Her Fashion Story”, tributo a Lady Diana nell’anno del ventennale della sua morte nonché prima di una serie di iniziative che in tutto il Regno Unito celebreranno la principessa. Ospitata nelle sale di quella che fu la sua dimora, l’esposizione è stata fortemente voluta dai figli William ed Harry con l’intento di ricordare la madre in tutto ciò che l’ha resa leggenda: dal suo impegno benefico al segno indelebile lasciato nel mondo della moda.
Gli abiti esposti delineeranno l’evoluzione del look della principessa, segno tangibile dei cambiamenti che attraversò nella sua vita: dal timido debutto in società agli ultimi tempi, vissuti all’insegna della determinazione. Una crescita a livello personale che trovò una valida forma di espressione nel suo stile, sempre più all’avanguardia nonché anticipatore delle tendenze.
La mostra apre con l’abito a pois firmato dalla couture Regamus, indossato da una debuttante 19enne Lady Diana e regalato anni più tardi a Madame Tussauds per vestire la prima statua della principessa. Seguono, poi, gli abiti con spalla nuda o maniche ampie e vistose, indossati in occasione di cene diplomatiche negli anni Ottanta; per finire al famoso, audace abito da sera a schiena scoperta e intarsiato di perline, indossato da una Diana più rilassata e perfino, nelle foto, spiritosa, nel novembre 1990, per un banchetto diplomatico a Tokyo, in presenza dell’imperatore Akihito.
Nel corso degli anni Novanta, la presenza e il carattere della principessa si imposero sempre di più. Gli abiti moderni di Catherine Walker, la sua stilista preferita, diventarono presto un must. Il trend continua con altri due abiti iconici: il Christian Dior stile sottoveste indossato nel 1996, in occasione di una serata al Metropolitan Museum of Art di New York, e quello rosso fuoco sfoggiato nel giugno 1997, per un discorso pronunciato a un gala benefico per le vittime delle mine terrestri, presso il Museum of Women in the Arts, a Washington.
Esposta anche una classica mise Emanuel in tartan azzurro, indossata in occasione di una visita ufficiale a Venezia negli anni Ottanta e che si credeva ormai persa. Accanto vi sarà un altro capo Emanuel, la camicia color rosa pallido con fiocco, indossata nel 1981 per il ritratto ufficiale scattato dal fotografo dei vip Lord Snowdon.
Abiti ma non solo. Nel percorso espositivo il visitatore potrà ammirare anche i bozzetti preparati per Lady Diana dai suoi stilisti preferiti, spesso con l’apporto personale della principessa.
Dei 26 indimenticabili abiti esposti, solo cinque sono di proprietà dell’Historic Palace Houses, l’ente di beneficenza che si occupa dei palazzi reali di Elisabetta II: gli altri 21 appartengono oggi a collezionisti privati e musei sparsi in tutto il mondo, e tornano a Londra ognuno con una storia aggiunta dopo la scomparsa di Lady D. Come il famoso abito da sera in velluto blu, firmato Victor Eldestein e indossato dalla principessa nel 1985, nella Casa Bianca, in un memorabile ballo con l’attore John Travolta. Lady Diana lo indossò anche in un ritratto ufficiale e lo mise poi all’asta per beneficenza, appena due mesi prima di morire. Lo acquistò una donna d’affari americana, pagando 100mila sterline e lo rivendette nel 2013 a un collezionista britannico per la somma record di 240mila sterline.

Diana: Her Fashion Story
Kensington Palace, Londra
Dal 24 febbraio 2017

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