venerdì 30 settembre 2016

LEISURE_Wo/Man Italian Style



In contemporanea alla Fall Design Week 2016 prende il via un nuovo appuntamento moda dedicato a lei e lui: Wo/Man Italian Style, un evento shop che ospita dieci selezionatissimi brand originali, indipendenti e rigorosamente 100% Made in Italy. La prima edizione, realizzata con il Patrocinio del Comune di Milano, va in scena in una prestigiosa location: la Camera dei Notari, in Piazza Mercanti 8 a due passi dal Duomo, l’8 e 9 ottobre dalle ore 11.00 alle 20.00, open no stop e a ingresso libero. Accessori ricercati, dalla scarpa al gioiello contemporaneo, fino alla camicia su misura, ideati da brillanti designer che in questa occasione si racconteranno e faranno conoscere le loro creazioni a un pubblico sempre più esigente, che cerca qualità e unicità per i propri outfit, facendo vivere ai visitatori un‘esperienza d’acquisto molto speciale. Wo/Man mira a puntare l’attenzione su tutte quelle realtà creative di eccellenza che costituiscono un nuovo mercato anche internazionale. In virtù di questo è nata la sinergia con GLIX, Everyone’s Personal Shopper, la app - scaricabile da Apple Store - che permette di scoprire e comprare le occasioni fashion in qualsiasi città del mondo tramite personal shopper locali. Chiunque nel mondo potrà in tal modo scoprire le novità proposte dai brand selezionati nei vari appuntamenti con un’esclusiva vendita in real-time online. Questo lo spirito che ha animato l’eclettico designer Stefano Epis che, con la collaborazione di Maria Grazia Vernuccio, ha ideato Wo/Man. Due professionisti della comunicazione che da più di vent’anni lavorano per aziende e istituzioni su progetti legati al mondo dell’Arte, del Design e della Moda.

I 10 brand selezionati per il primo appuntamento di Wo/Man a ottobre 2016:
- Silvia Guarnieri CONTEMPORARY JEWELS
- Federico Guenzi, Francesco Virtuani FERA LIBENS
- Roberta Raeli RRARO
- Andrea Vitale Rm913
- Alessandra Gardin KIRUMAKATA
- Monia Rossato LE DONNE DI CASANOVA
- Mirko Macciantelli STILECLETTICO
- Christian Bottiani, Raffaele e Alessandro Gesù CINTAE MILANO
- Giancarlo Di Francesco GIGOLO’ PAPILLON
- Pier Paolo La Rosa CAMICERIA LA ROSA

Wo/Man Italian Style event
8-9 ottobre 2016
Camera dei Notari, Piazza dei Mercanti 8, Milano
Dalle 11.00 alle 20.00
Ingresso libero


giovedì 29 settembre 2016

STYLE_Ultràchic: collezione p/e 2017





Brand dal forte contenuto artistico, ironico, romantico e, al contempo, con un tocco rock, Ultràchic rende le sue collezioni riconoscibili grazie all’unicità con cui utilizza i tessuti stampati, jacquard e ricamati. Ogni collezione si sviluppa attorno a un tema diverso, invitando a un viaggio nella società e nella cultura del nostro tempo.
Tessuti nobili come la seta, il cachemire, il cotone e la viscosa, ma anche materiali di ricerca quali carta e gomma, rendono la proposta Ultràchic sempre nuova e originale. Ulteriore elemento di prestigio, la realizzazione in edizione limitata – mai più di 99 esemplari per modello – dei capi della Maison.
Sin dalla sua nascita nel 2006, lo stile targato Ultràchic ha conquistato i buyer delle più importanti boutique di lusso (Biffi, Banner, Penelope, Gente, Tessabit, Harvey Nichols, Club21, Runway, Tyan Fashion, Smets, Adonis). Oggi il brand è presente in oltre 150 top boutique nel mondo e nel negozio monomarca di Milano, in via Meravigli 18.
Un successo, quello di Ultràchic, internazionale, come dimostra l’importante del prossimo 9 ottobre, quando sfilerà a Dubai nell’ambito dell’Arab Fashion Week.
Tra i principali riconoscimenti, inoltre, il premio Time, ottenuto durante il White Trade Show di Milano, il Tao Awards e il premio speciale On Stage 2.0 assegnato da The Woolmark Company, Vogue e Milano Unica.
In occasione dell’edizione appena conclusasi di Milano Moda Donna, Ultràchic ha presentato la sua collezione primavera-estate 2017: PARKCITY. Un nome che ne evoca il mood: la contaminazione di due ambienti antitetici, ma complementari, come la metropoli e i suoi parchi.
Elementi urbani e naturali, come caos e tranquillità, si fondono, dando origine a una dimensione onirica di colori e fantasie. Suggestive oasi di pace, luoghi incantati dal fascino senza tempo, si mescolano a frenetici scenari metropolitani. L’atmosfera è gioiosa, romantica e sbarazzina, permeata da un freddo spirito pratico che manifesta la visione ribelle della mente creativa, Diego Dossola, verso ironia e realismo.
Stampe, tessuti e forme si contaminano, generando l’armonia artistica tipica del dna della Maison. La seta, il cotone e il mikado utilizzati generano un’esplosione di colori, fonte di interessanti contrasti: le intricate strade cittadine si contrappongono ai ricercati labirinti dei giardini all’italiana; le luci abbaglianti dei neon alle flebili lucciole; l’arte dei graffiti alle elaborate aiuole fiorite. Non da ultimo, l’innocenza del delicato pizzo Sangallo unito alla gomma dà origine a un insolito abbinamento. Le preziosità di trame e tessuti lavorati in lurex vengono abbinate al disegno di un principe ranocchio in attesa della sua principessa.
La Maison presenta un’ampia e completa varietà di silhouette e lunghezze. Borchie che regalano carattere alla camicia di jeans sono combinate con austere gonne lunghe tubolari. Blazer finemente rifiniti arricchiscono lunghe tute di seta fluttuante. Gonne e abiti in plissé vengono ironicamente reinterpretati. Camicie classiche da uomo e oversize completano sapientemente abiti dal taglio sartoriale e gonne dallo stile gitano.
La selezione di accessori comprende mini carré in seta e in cotone da annodare al collo, cinture sia sottili che medie, proposte in tute le stampe della collezione.

Un gioco di contrasti evocati, che invita a spingersi oltre le apparenze per capire gli intricati legami tra dimensioni diverse ma simili, caratterizzate da un linguaggio universale quale è quello dello stile.

mercoledì 28 settembre 2016

ART & CULTURE_Ferré e Comte a Parma




Arte, moda, storia e cultura. Discipline tra loro diverse, ma profondamente legate, che trovano validazione l’una nelle altre in un nuovo imperdibile doppio appuntamento, che rientra nel calendario di celebrazioni del bicentenario dell’arrivo di Maria Luigia d’Asburgo-Lorena a Parma, già Imperatrice dei Francesi e Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla. Protagoniste, la genialità sartoriale di Gianfranco Ferré e l’arte fotografica di Michel Comte.
Ferré e Comte DETTAGLI. Grandi interpreti tra moda e arte”, progetto ideato da Alberto Nodolini e prodotto da Ankamoki, si snoderà nelle sale del primo e secondo piano di Palazzo del Governatore di Parma dal 30 settembre 2016 al 15 gennaio 2017.
Al primo piano si svolgerà la mostra “Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze”, a cura di Gloria Bianchino e Alberto Nodolini in collaborazione con la Fondazione Gianfranco Ferré; mentre il secondo verrà allestito con le installazioni di Michel Comte per la mostra “Neoclassic” curata da Jens Remes in collaborazione con Alberto Nodolini e Anna Tavani.
Un evento che celebra una figura storica e, al contempo, guarda alla contemporaneità all’interno di uno dei palazzi più prestigiosi e antichi della città.
“Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze”, realizzata grazie al fondamentale contributo della Fondazione Gianfranco Ferré, propone un’ampia selezione di capi delle collezioni Alta Moda e Prêt-à-Porter, frutto di un lavoro di ricerca finalizzato all’individuazione di “inattese assonanze” tra alcune declinazioni dello stile di Ferré e le passioni, il gusto  e i tempi della “Buona Duchessa”.
Una mostra giocata tutta sui dettagli della storia del costume, reinterpretati in moda dal genio di Ferré. E’ questo che evidenziano i 60 splendidi capi che saranno esposti, accompagnati dai bozzetti preparatori.
Si vuole così creare un percorso emozionale e, al contempo, filologico. Articolata in ambienti tra loro ben distinti, si dipana una vicenda, non solo e non tanto connotata in termini storico-temporali, ma anche e soprattutto declinata sui gusti, le passioni, le fascinazioni dell’epoca e, dunque, della protagonista Maria Luigia.
Da sempre affascinato dalle grandi donne della storia, Gianfranco Ferré nelle sue collezioni vive come costante il richiamo alle mode del passato. In un gioco di assonanze estetiche, gli abiti esposti mostrano chiaramente come lo stilista dialoghi con la cultura neoclassica, cogliendo l’essenza del vestire, da Giuseppina di Beauharnais, prima moglie di Napoleone, alla “Buona Duchessa” Maria Luigia, consorte in seconde nozze di Napoleone. Nel suo guardare al passato non lavora sull’insieme, ma sui particolari, che, destoricizzati, vengono esaltati e resi contemporanei. Complice l’esposizione di differenti elementi – immagini, creazioni iconiche come le camicie bianche, dettagli di stile, crinoline -, è stato creato un percorso esperienziale che invita lo spettatore a scoprire l’universo dello stilista e a comprendere le contaminazioni con la storia, in particolare con l’epoca napoleonica. Una mostra che, come affermato da Rita Airaghi, Direttore della Fondazione Gianfranco Ferré, rimanda ai criteri con cui viene affrontato il suo lascito creativo, costante oggetto di ricerca e di studio. In altre parole, da ciò che Gianfranco Ferré ha creato è possibile ricavare e proporre impressioni sempre nuove, capaci di sorprendere e spesso di stupire.
Nella mostra Michel Comte “Neoclassic”, invece, le emozioni di un antico passato sono reinterpretate con rigorosa poesia da uno fra i più prestigiosi fotografi contemporanei.
Per Michel Comte il Neoclassicismo da sempre prima ispira e poi porta alla distruzione. Tuttavia, ancora oggi, il fascino dell’arte neoclassica rimane immutato nella storia, nella moda e nel design. Comte racconta il suo modo di interpretare la parabola neoclassica attraverso un percorso di sculture, installazioni di luce e immagini fotografiche, riflettendo sul fatto che la bellezza artistica persiste al di là di ogni ideologia.
Un’esposizione fotografica impostata, quindi, in chiave filosofica grazie alla quale porre l’attenzione sulla storia e sul suo valore oltre il tempo.

A corollario delle mostre, due cataloghi pubblicati da Skira Editore.

Ferré e Comte/ DETTAGLI. Grandi interpreti fra moda e arte
Palazzo del Governatore
Piazza Giuseppe Garibaldi, Parma
30 settembre 2016 – 15 gennaio 2017

martedì 27 settembre 2016

PEOPLE_Elsa Schiaparelli



Elsa Schiaparelli nasce a Roma nel 1890 da una famiglia di intellettuali di origini piemontesi ma inizia a viaggiare sin da giovanissima. Lungimirante, eccentrica e d’indole irrequieta, colta e affascinante, con velleità da scrittrice – stroncate sul nascere dalla famiglia dopo la pubblicazione di una raccolta di poesie erotico-amorose -, inizia il suo percorso creativo nell’alta sartoria, divenendo una delle figure di riferimento della storia della moda.
 Nel 1924, da New York fa rotta su Parigi e, complice l’incoraggiamento dello stilista francese Paul Poiret, Schiap, come viene chiamata affettuosamente dagli amici, dà avvio a quella che diverrà una sfolgorante carriera.
La sua stravaganza, il suo anticonformismo e la sua straordinaria capacità di guardare sempre un po’ più avanti degli altri, le permettono di precorrere i tempi in modo brillante, anticipando tendenze e dettando stili. Ne sono un esempio l’idea di sviluppare le collezioni intorno a un unico tema nonché la spettacolarizzazione delle sfilate, così come la pioneristica scelta di materiali come il tweed, il tessuto “escorce d’arbre” (goffrato scorza d’albero) o l’uso di fibre artificiali.
 Inconfondibile, inoltre, la maglieria: golf ingentiliti con grandi fiocchi trompe-l’oeil in stile optical bianco e nero, “pullover raggi X”, che disegnano la struttura dello scheletro umano come in una radiografia, maglioni tatuaggio.
Nel 1927 apre la sua prima boutique parigina. L’influenza dell’arte figurativa nella sua moda è evidente e le frequentazioni con i grandi artisti del cubismo e del surrealismo ne validano l’essenza. 
Nel 1933 è la volta di Londra, dove inaugura un nuovo atelier. Nel 1935 l’atelier parigino si sposta in place Vendôme, aprendo le porte al prêt-à-porter, abiti e oggetti pronti alla vendita e all’uso con taglie standard e lavorazioni in serie. Un’innovazione epocale, progenitrice della moda contemporanea.
Donna di grande classe, icona di stile, eterna rivale di Mademoiselle Chanel, di cui non approvava la contaminazione di genere e guardaroba maschile-femminile, Schiap lancia talenti del calibro di Hubert de Givenchy, Pierre Cardin e Philippe Venet.
Nel 1954, complici le evoluzioni della moda e la bancarotta, è costretta a soccombere a chiudere.
 Nello stesso anno pubblica la sua splendida autobiografia, Shocking Life (nel cui titolo echeggia anche una rivoluzionaria ideazione, la tonalità cromatica rosa shocking, per l’appunto): la vita anticonformista di un’artista della moda.
 Elsa Schiaparelli muore a Parigi nel 1973, ma proprio in questi ultimi anni, per la precisione nel 2013, la Maison viene rilanciata: acquistata da Diego Dalla Valle, già promotore della rinascita del band Roger Vivier, presenta la sua collezione d’alta moda. A seguire la direzione creativa, un turnover di stilisti di fama mondiale a cominciare da Christian Lacroix.

Della serie, un mito che non tramonta mai

giovedì 22 settembre 2016

ART & CULTURE_Crafting the future



Milano in questi giorni è moda. Ma non solo. Proprio ieri, in occasione della giornata di apertura della fashion week, è stata inaugurata la mostra “Crafting the future”, visitabile al Mudec – Museo delle Culture (via Tortona 56, Milano) fino al 13 ottobre.
Realizzata con la cura di Franca Sozzani e con la co-cura di Sara Maino, con la direzione artistica di Luca Stoppini e il coordinamento di Federico Poletti, espone una selezione di eccellenze artigianali e aziende made in Italy che stanno investendo nello sviluppo di nuove tecnologie applicate alla moda con particolare attenzione alla soste­nibilità. Artigianalità, Heritage, Innovazione e Sostenibilità sono temi sempre più importanti per capire l’evoluzione del sistema moda.
La peculiarità della mostra consiste nell’aver messo in dialogo le migliori realtà produttive con i designer per realizzare una serie di progetti. Tutti le creazioni on show sono frutto di questa collaborazioni e sono state realizzate ad hoc per l’esposizione, pronte per essere messe in vendita. Un ponte tra capacità manifatturiera tutta italiana, cultura del progetto, nuove visioni e sperimentazioni tra artigianato e moda.
Il percorso si snoda attraverso numerose installazioni tematiche che affrontano le molteplici sfumature del sistema moda. Fil rouge, l’eccellenza nella sua autenticità.

INSTALLAZIONI TEMATICHE
Gioiello Contemporaneo / Contemporary Jewellery
Ricami di nuova generazione/ New Generation Embroideries Artigianato come Family Business/ The Artisan Family Business Arte applicata al tessuto / Applied Textile Art
L’arte del bottone / The Art of Button-making
Storie di Denim sostenibile / Sustainable Denim Stories Sperimentazione Tessile / Experimenting Textiles
Tessitura Etica / The Ethical Weaver
Segni e Colori: tingere al naturale / Signs and Colours: Natural Dye
Il mestiere della calzatura / The Shoemaker’s Craft
La seta come forma d’arte / Silk as an Art Form
Maglieria 3D / 3D Knitwear
Antiche tecniche, nuove interpretazioni / Ancient Techniques, New Interpretations Modisteria Live Making / Millinery Live Making
Nuove frontiere del Sartoriale / Breaking Sartorial Boundaries Occhiali su Misura / Bespoke Eyewear
Viaggiare nel tempo / Time Travel

Crafting the future
Mudec – Museo delle Culture
Via Tortona 56, Milano

Fino al 13 ottobre