lunedì 30 settembre 2013

PEOPLE_Diego Dolcini: scarpe d'architettura


















Partenopeo di nascita, Diego Dolcini vanta una formazione artistico-architettonica che trova vita in collezioni dalle linee composte e dai volumi bilanciati. Dopo il Politecnico di Milano, l’Accademia di Belle Arti a Bologna e il master in fashion design alla Domus Academy di Milano, nel 1999 accede al mondo della moda, disegnando accessori per le sfilate di Emilio Pucci e Bulgari. È l’inizio della stagione delle collaborazioni con i grandi nomi del fashion: tra queste, degni di nota i quattro anni con l’esteta Tom Ford, dal 2001 al 2004 come direttore creativo delle calzature uomo e donna Gucci, così come i due anni, dal 2004 al 2005, come coordinatore del settore accessori per Dolce&Gabbana.
Nel 1994 debutta a Parigi con il brand che porta il suo nome e che, dall’iniziale sede nel cinquecentesco Palazzo Bocchi a Bologna, trova spazio dal 2008 in un loft alle porte della città. Il connubio con l’artista Martino Gamper, nome noto negli ambienti artistici e di design, porta alla realizzazione della prima boutique monomarca Diego Dolcini a Milano. A completamento delle calzature, nell’autunno 2009 arrivano le borse.
Combinando una forte creatività con la conoscenza meticolosa delle tecniche produttive e, pertanto, delle principali problematiche, lo stilista vanta la collaborazione di alcune tra le migliori imprese artigiane calzaturiere appartenenti al distretto emiliano-romagnolo. Le sue scarpe, realizzate in un numero rigorosamente limitato di pezzi - quasi ad avvalorare l’esclusività del prodotto – e distribuite tramite una rete di boutique selezionate nel mondo, spaziano dallo stiletto iperfemminile a creazioni più formali, con tacchi più bassi, che traggono ispirazione dal mondo dell’arte tout court, lambendo i lidi del cinema, della moda, del design e dell’architettura.
Infinita la lista di celeb che indossano i modelli più fashion firmati Diego Dolcini: Charlize Theron, Nicole Kidman, Julia Roberts, Jennifer Lopez, Salma Hayek, Maddona e Monica Bellucci sono soltanto alcuni dei nomi che non hanno saputo resistere a simili creazioni, quintessenza di fascino estetico e confort. 

venerdì 27 settembre 2013

PEOPLE_Ernersto Esposito: non chiamiamole solo scarpe










Non sono in molti gli italiani a possedere un proprio ritratto firmato dal padre della pop art Andy Warhol. Ernesto Esposito, fashion shoes designer, è uno di questi. E il Warhol autografo non è che un tassello della sua collezione d’arte e fotografia contemporanea. Galeotta per la reciproca stima con l’artista americano, è stata sicuramente la condivisione della spirito creativo e della passione per le scarpe. Warhol, infatti, ne ha disegnate alcune paia all’inizio della sua carriera, Esposito non ha mai smesso.
Lasciati gli studi per seguire il proprio istinto creativo, a vent’anni già girava il mondo per uno dei più importanti brand calzaturieri italiani, Sergio Rossi, e iniziava a collaborare con altre prestigiose maison.
Negli anni ’80 faceva parte del team di un allora giovanissimo Marc Jacobs, con cui rimase quasi dieci anni, avviando poi una collaborazione con Louis Vuitton e Sonia Rykiel.
Complice l’esperienza maturata sul campo, Ernesto Esposito si è guadagnato la stima e la considerazione delle griffe più esigenti, tanto da passare alla guida delle calzature Fendi, diventare direttore creativo degli accessori del brand Bruno Magli e sviluppare due collezioni all’anno con il proprio nome.
La sua creatività è inesauribile, alimentandosi di un continuo confronto con l’arte contemporanea: Pistoletto, Helmut Newton, Jack Pierson e Mario Testino sono solo alcuni dei grandi nomi ai quali si è ispirato e s’ispira tuttora, interpretandone la personalità in collezioni à-porter, tripudio di artigianalità, qualità e femminilità. 

giovedì 26 settembre 2013

ABOUT_PIAVE37: nuovo spazio per i new designers








L’attenzione di Domenico Dolce e Stefano Gabbana nei confronti dei nuovi talenti è risaputa. Con la lungimiranza e lo spirito d’avanguardia che li caratterizza, già nel 2010 avevano dedicato un intero spazio alla vendita di new brands, seguendo un’ottica di scouting e valorizzazione di giovani designer dal futuro promettente. Dolce&Gabbana SPIGA2 – la boutique situata a Milano in via della Spiga 2 – è così divenuta una vetrina innovativa e d’eccellenza della scena del costume italiana e internazionale. Complice il fermento creativo milanese, l’atmosfera da fashion week che si respira, il crocevia di culture, il progetto ha assunto sempre più corpo, ponendo il negozio come un ineguagliabile punto di riferimento per trend setter, esteti ed estimatori del senso del bello. Brands inizialmente poco noti hanno avuto l’opportunità di mettersi in scena e in gioco, trovandosi proiettati, in breve tempo, nell’olimpo dei creativi par excellence. Fausto Puglisi, MSGM, Caterina Gatta, House of Hollande, Andrea Incontri, Sergei Grinko sono solo alcuni dei nomi che nel progetto di Dolce&Gabbana hanno trovato un esclusivo palcoscenico su cui debuttare e poter esprimere la loro creatività, riscontrando apprezzamenti e consensi da parte del pubblico.
Il viaggio di Dolce&Gabbana in compagnia dei giovani talenti si tinge ora di nuovi colori grazie all’inaugurazione del nuovo negozio multi-brand PIAVE37, situato al civico n. 37 di Viale Piave a Milano. PIAVE37 si inserisce all’interno dello stesso percorso di scoperta e sostegno alle nuove generazioni della moda intrapreso con Dolce&Gabbana SPIGA2, rappresentando, inoltre, per la città di Milano una concreta possibilità commerciale e di visibilità. Inserita nello storico quartiere di Porta Venezia, questa nuova boutique dall’animo intrinsecamente milanese, vuole diventare la loro nuova vetrina, validando il legame della coppia di stilisti con il territorio. Una duplice valorizzazione che corre sui medesimi binari - quelli della creatività e dell’intraprendenza –, propulsori dello spirito italiano e della moda.
PIAVE37 ospita esclusivamente abiti e accessori creati da giovani stilisti; le sue vetrine si affacciano su uno dei quartieri più vivi e animati della città di Milano, molto amato da Domenico Dolce e Stefano Gabbana e già da loro scelto per il teatro Metropol (Viale Piave 24), sede delle sfilate del marchio, e per il ristorante Gold (Piazza Risorgimento). Un quartiere speciale, dove si respira ancora un’aria tipicamente milanese e, al tempo stesso, pronto e vivace a recepire le nuove tendenze per farle proprie e rielaborarle in chiave contemporanea. Il tutto senza perdere di vista una dimensione umana, da “vecchia Milano”, che fonda la propria ragion d’essere su una forte identità e un radicato senso d’appartenenza.
PIAVE37 si fonde appieno con l’anima del quartiere, facendone proprie le sue caratteristiche peculiari e, di fatto, seguendone gli orari, gli usi e le tradizioni. Non manca, comunque, un tocco di eccentricità che rende questo nuovo spazio unico: pareti, soffitti e moquette sono fucsia, ispirandosi a un vecchio negozio di Yves Saint Laurent; il grande logo è formato da decine di sfere luminose; l’appenderia è in acciaio. Uno spazio che ricorda la pop art, da un lato, e l’atmosfera tipica della tradizionale bottega di quartiere, dall’altro, ma con un occhio proiettato al futuro e al mondo. Varcando la soglia, l’atmosfera che si respira è ospitale e famigliare. Complice il layout degli spazi, sembra di stare in un ambiente di casa, intimo e raccolto: gli abiti e gli accessori vivono, pronti per essere indossati e plasmati sul proprio stile. Alle pareti, quadri scelti e appesi personalmente da Domenico Dolce, validano la dimensione domestica e invitano a divenirne parte integrante.
23 le collezioni di stilisti emergenti ospitate dalla boutique, selezionate da Domenico Dolce e Stefano Gabbana e provenienti dall’Italia e dal resto del mondo, in una costante ed equilibrata ricerca tra piacere estetico e valore commerciale. Una selezione che non si ferma mai, bensì prosegue di stagione in stagione, per dare sempre nuove opportunità.

Designers autunno/inverno 2013/14
19A (Canarie), Andrea Incontri (Italia), Andrea Pompilio (Italia), Barbara Casasola (Brasile), Caterina Gatta (Italia), Cedric Charlier (Francia), Christian Pellizzari (Italia), Co-te (Italia), Fausto Puglisi (Italia), Fyodor Golan (Inghilterra), Guli (Uzbekistan), House of Holland (Inghilterra), Iris Van Herpen (Olanda), Kaal E.Sutkae (Corea), Lanre Dasilva (Nigeria), Martina Spetlova (Repubblica Ceca), Masha Ma (Cina), Roberto Fragata (Italia), Roksanda Ilincic (Montenegro), Sachin+Babi (New York), Sergei Grinko (Italia), Superduper Hats (Italia), Vladimiro Gioia (Italia).

PIAVE37
Viale Piave 37, Milano

mercoledì 25 settembre 2013

LEISURE_Valentina Cortese in mostra



















Valentina Cortese è una delle dive indiscusse del cinema italiano e internazionale. Ha lavorato con i più grandi registi del mondo; ha condiviso la scena con gli attori più celebri; ha creato uno stile tutto suo, unico e inconfondibile; con la sua grazia innata, la sua leggiadria, il suo sofisticato savoir-faire e il suo talento è entrata di diritto nell’olimpo dei divini. E oggigiorno, senza troppi indugi, possiamo definirla l’ultima diva: lontani, infatti, i fasti di un’epoca che ha fatto grande la settimana arte, ma soprattutto le persone – attrici, attori, registi e maestranze – che con impegno quotidiano, spirito di sacrificio e studio meticoloso, trasformavano una loro grande passione in lavoro. Erano gli anni d’oro del cinema, fatti da dive e divine, da maestri ineguagliabili, da lavori inenarrabili, da opere di incommensurabile successo. Bandita ogni forma di nostalgia, si tratta di constatare con amara consapevolezza con quale scalpitante evidenza si tratti di un bel tempo che fu, di un’epoca ormai andata, nulla in confronto ai goffi tentativi di imitazione dei giorni nostri.
Sotto l’egida di Valentina Cortese oggi ci è concesso di godere di quel prestigio, di riviverne da vicino i fasti, di assaporarne l’esclusività, la magia e l’unicità. Fino al 10 novembre, infatti, è visitabile a Palazzo Morando a Milano la mostra “VALENTINA CORTESE. Uno stile”, una selezione di abiti e accessori provenienti dal guardaroba della diva italiana, promossa dal Comune di Milano – Cultura, Polo Raccolte Storiche e Case Museo, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca, Moda e Design e organizzata dall’Associazione Culturale Profumo di Milano con la partecipazione di Skira Editore. Roberto Capucci, Christian Dior, Maurizio Galante, Mila Schön, Gianfranco Ferré, Valentino sono solo alcuni degli stilisti che hanno offerto al fascino indiscutibile di Valentina Cortese “una veste” per esprimersi e per rivelarsi. Dallo schermo alla vita privata, lo stile di Valentina ha lasciato una traccia precisa e inconfondibile.
Attraverso l’esibizione dei suoi abiti (una cinquantina circa) e degli accessori, ripercorriamo le tappe, le svolte del suo personalissimo stile: elegante, attento testimone della società e della moda, interprete delle generazioni che cambiano. Gusto della provocazione mai fine a se stessa, Valentina Cortese ha dato e continua a dare il “tono” di un intero periodo dagli anni Quaranta ad oggi, con coerenza anticonformista, mai a rincorrere la moda ma a proporsi “dentro la moda” in maniera personalissima. La sua abilità è stata quella di creare subito, fin dagli esordi nel mondo dello spettacolo, un proprio personale stile, fatto di intelligenza e armonia, anche nella scelta dei piccoli dettagli, dei colori e delle forme, degli accessori, dal foulard ai cappelli, alle scarpe o ai gioielli e perfino nella scelta del profumo.
La mostra VALENTINA CORTESE. Uno stile, collegata all’uscita del volume edito da SKIRA, VALENTINA CORTESE. 100 ritratti, progetto di Antonio Zanoletti, a cura di Elisabetta Invernici, si affianca ad alcuni eventi pubblici destinati a rendere omaggio all’attrice e alla sua inimitabile carriera artistica. Tra questi, dal 27 al 29 settembre, Palazzo Morando ospita proiezioni cinematografiche che hanno come protagonista la diva milanese, per restituire a Milano la pienezza di una sua protagonista che, attraverso l’arte, ha saputo portare il nome della nostra città nel mondo.

VALENTINA CORTESE. Uno stile
Mostra di abiti e accessori a Palazzo Morando
a cura di Elisabetta Invernici e Antonio Zanoletti
Palazzo Morando - Costume Moda Immagine, via Sant’Andrea 6, Milano
Fino al 10 novembre 2013
Orari: dal martedì alla domenica 9,00-13,00 / 14,00-17,30. Lunedì chiuso.
Ingresso libero