mercoledì 29 febbraio 2012

LIESURE_Diana Vreeland chez Mauro Grifoni



Corridor and Stairs. Un nuovo progetto culturale, a cura di Mauro Grifoni, marchio di moda specializzato nello urban wear per lui e per lei, dai toni classici ma al tempo stesso giovani e dinamici, che sottolineano di note chic la quotidianità delle situazioni. Uno spazio atipico, dedicato alla fotografia di moda, in via Santo Spirito 17 a Milano, dalla conformazione unica e insolita. Nel cuore del quadrilatero milanese si presenta come un lungo corridoio, articolato in quattro piani di scale. Una spina dorsale culturale che sale nel palazzo di Mauro Grifoni, di cui costeggia il monomarca.
Corridor and Stairs spiega così la sua natura: una zona di passaggio che diventa però un momento di sosta e d’interrogazione. 
Le zone di passaggio sono gli spazi più interessanti nella cultura contemporanea: relazioni fragili tra gli ambiti del design, della moda, dell’arte e dell’architettura. Corridor and Stairs lavora su questi equivoci costruendo piccole mostre simboliche, a cadenza regolare. E proprio nel corso della settimana della moda milanese dedicata alla stagione autunno/inverno 2012/13, apre i battenti, inaugurando la sua attività con “Bizarre, Colorquake, Flamboyant, Personalites, Allure” un cameo dedicato alla mostra “Diana Vreeland after Diana Vreeland” (Palazzo Fortuny, Venezia 10 Marzo/25 Giugno 2012) a cura di Maria Luisa Frisa e Judith Clark, commissionata da Lisa Immordino Vreeland e promossa dalla Fondazione dei Musei Civici di Venezia e dal Diana Vreeland Estate. Un estratto della più nutrita esposizione veneziana, che omaggia un personaggio iconico della moda e della sua storia: Diana Vreeland, fashion guru del Novecento. Storica direttrice di Vogue America e insuperata interprete della moda e del suo essere partitura dello spirito del tempo, ma soprattutto colei che ha dato vita all’attuale figura del fashion editor, definendone il ruolo fondamentale nella realizzazione dei servizi di moda. Un progetto ambizioso che invita a riflettere sulla complessità dell’operato svolto dalla Vreeland, individuando gli elementi del suo linguaggio. Un’esposizione ricca, quella veneziana, che vede protagonisti magnifici abiti mai esposti finora in Italia e che fa eco alla retrospettiva del 1993 al Metropolitan Museum of Art di New York curata da Richard Martin e Hardol Koda, focalizzata su questa celeberrima eroina del fashion system.
Per l’occasione Mauro Grifoni - partner della mostra - ha editato una serie limitata di Tshirt dedicate a Diana Vreeland con le 5 parole che danno il titolo alla presentazione.


Bizarre, Colorquake, Flamboyant, Peronsalities, Allure
a special preview of Diana Vreeland after Diana Vreeland
Corridors and Stairs, via Santo Spirito 17, Milano

Diana Vreeland after Diana Vreeland
Palazzo Fortuny, Venezia 10 Marzo – 26 Giugno 2012

martedì 28 febbraio 2012

STYLE_Bottega Veneta: look ad alto impatto fisico








Precisione rigorosa e fascino disarmante sono i principi cardine attorno ai quali si articola la collezione Bottega Veneta per il prossimo autunno/inverno 2012/13. La silhouette si allunga e appare nettamente delineata, con spalle strette e squadrate, maniche aderenti, vita sottile e fianchi leggermente evidenziati. I pantaloni sono asciutti, mentre le gonne e gli abiti – tagliati sotto il ginocchio – evocano un allure molto bcbg, reso accattivante da una leggera svasatura sul retro.
Un look nel complesso raffinato e coperto, chic ed elegante, per nulla svelato ma ad alto effetto estetico, complici le forme, i tagli e i tessuti che abbracciano e fasciano il corpo insieme ai guanti lunghi - extra lunghi - dalla femminea sensualità.
Per magiche e sensuali regine della notte, che avvolte in tonalità come il nero, il marrone castagna, i blu tormalina e Bering, il verde bosco, si avventurano nella frenesia metropolitana. Ogni tanto si concedono note occasionali di prugna, malva, foglia o arancio bruciato, giusto per interrompere con garbo la palette intensa, accennando in maniera alternata tocchi di nuance neutre come il grigio-beige Gainsbourgh e il grigio  Shadow, cui affidano il compito di creare uno sfondo pacato. 
I materiali preziosi sottolineano l’intensità della collezione. Sono eccezionalmente corposi e opachi: lane compatte, crêpe d varie fibre intessute finemente, densi velluti giapponesi dalla spiccata azione nobilitante.  La luminosità è creata da paillettes, perline e fili metallici, mentre frange, sfilacciature e ricami vellutati suggeriscono effetti tridimensionali. Tutti gli elementi sono utilizzati per creare le forme e le linee, regalando alle superfici un valore enigmatico e multidimensionale.
Le borse sono morbide, in perfetto stile Bottega Veneta. Da portare rigorosamente a mano (condizione ormai d’obbligo, eredità delle passerelle dell’estate 2012), sono realizzate artigianalmente attraverso mix d’intrecci e passamanerie, come vuole la tradizione della maison. La clutch orizzontale, destrutturata ma sagomata – a enfatizzare la preziosità dei materiali e l’artigianalità della lavorazione – può ritenersi di diritto il must have della stagione. Ad avvalorare una simile e meticolosa ricerca stilistica avanzano a gran voce le scarpe, che annoverano per la prossima stagione fredda stivali a tacco basso e di varie altezze e Mary Jane multicolor o ricamate. In netto contrasto con le superfici sobrie dei tessuti, invece, risultano i gioielli, che risplendono attraverso il bagliore lucente dell’argento e dell’oro bianco, o lo scintillio del cristallo di rocca, dell’agata e di pallide pietre semi-preziose.
Come affermato a vivavoce dallo stesso Tomas Maier, Direttore Creativo della maison, “Questa stagione abbiamo adottato un approccio diretto al corpo. Il look è coperto e i materiali sono virtualmente impenetrabili, ma l’effetto è estremamente fisico”.
Provare per credere… da un primo assaggio fotografico bisogna però dargliene atto. Quando il garbo e l’eleganza vestono la fisicità più dirompente. 

Discrezione, qualità e artigianalità. Bottega Veneta, dalla sua nascita nel 1966 a Vicenza, ha dato vita a un nuovo standard nel mondo del lusso. Nata dalla tradizione dei maestri pellettieri italiani e da tempo celebre per la straordinaria pelletteria, la maison di recente è emersa come uno dei principali marchi mondiali del lusso. Il famoso slogan dell’azienda, “When your own initials are enough”, esprime una filosofia d’individualità e fiducia che si applica oggi ad una vasta gamma di prodotti: abbigliamento uomo e donna, gioielleria, arredamento e altro ancora.
Con il passare del tempo le qualità che definiscono Bottega Veneta restano immutate: manifattura eccezionale, design innovativo, moderna funzionalità e materiali della massima qualità. Rimane costante anche l’impegno nei confronti dei propri ateliers, dove artigiani di notevole valore uniscono l’abilità tradizionale all’innovazione più spinta. La collaborazione insolita e brillante fra artigiani e Direttore Creativo è alla base dell’approccio al lusso di Bottega Veneta, contraddistinta dalla caratteristica pelle intrecciata. Nell’estate del 2006, riconoscendo l’importanza del lavoro artigianale e la fragilità di questo stile di vita tradizionale, la griffe ha aperto una scuola per formare e supportare le future generazioni di artigiani pellettieri.
Il più recente capitolo della sua storia inizia nel febbraio 2001, quando viene acquistata da PPR Luxury Group, ex Gruppo Gucci. Il Direttore Creativo Tomas Maier è approdato in azienda nel giugno dello stesso anno e ha presentato la sua prima collezione Primavera-Estate 2002, ricevendo un immediato consenso. La griffe è caratterizzata da una sensibilità raffinata, sensuale e intensamente personale, disegnata per una clientela sofisticata e sicura di sé. Negli anni successivi si sono aggiunti all’universo Bottega Veneta il profumo, la gioielleria, l’orologio, 
i mobili e gli accessori per la casa, offrendo in questo modo una gamma esclusiva e ricercata di abbigliamento, borse, scarpe, piccola pelletteria, eyewear, valigeria e oggetti regalo. Un vero e proprio stile di vita…forse meglio noto come lifestyle.
La griffe è presente in tutto il mondo: in Europa, Australia, Asia, Nord e Sud America; la distribuzione in negozi specializzati e punti vendita selezionati è integrata da un numero crescente di boutique di proprietà. Quest’ultime, progettate da Tomas Maier e realizzate meticolosamente in base ai severi standard di Bottega Veneta, consentono ai clienti di effettuare i propri acquisti in un ambiente caratterizzato da lusso, privacy e comfort. Queste boutique, come la vasta gamma di prodotti, riflettono l’eccezionale tradizione e la suprema qualità della maison, invitando il cliente in un magico viaggio nell’universo Bottega Veneta. Un viaggio dal profumo di pelle intrecciata, evocatore di grandi emozioni. 

lunedì 27 febbraio 2012

LEISURE_I primi 50 anni della maison Valentino











Nuovo indirizzo da segnare in agenda…anche se proprio nuovo non è: via Montenapoleone 20. All’angolo con via Santo Spirito, infatti, ha riaperto i battenti dopo lavori di ristrutturazione lo store della maison Valentino, rinnovato nella sua anima più sofisticata ed elegante, valori indiscussi della griffe che trovano ora validazione in un concpet store divenuto vero e proprio contesto esperienziale, in cui il cliente è accolto e accompagnato in un viaggio mesmerico nei meandri dello spirito della casa di moda romana. Questo nuovo flgship store – 860 metri quadrati su più livelli - si spinge quindi oltre i confini del semplice negozio, divenendo uno spazio personale: le stanze si susseguono una dopo l’altra, ciascuna con la propria forza caratteriale, ospitando le collezioni Valentino, enfatizzate con classe ed eleganza. Complici i materiali pregiati come mosaici, legno, marmo, vetro e pellame, l’architettura della boutique si integra con i pezzi esposti, in modo da focalizzare l’attenzione sulle collezioni. Il lusso non è ostentato, bensì dimora nella concezione delle superfici e degli spazi. Ogni stanza si distingue dalle altre per le finiture delle pareti: specchi smerigliati si alternano a pannelli su misura o a tubi di vetro borosilicato, fino ad ottenere un effetto di drappeggi che fa da cornice ai capi esposti. I lampadari sono composti da lenti ottiche incastonate in lunette d’ottone di diverse forme; i mobili di tutte le stanze sono creati ad hoc quasi ad evocare una collezione privata in cui pezzi moderni, realizzati su misura, sono abbinati a elementi ispirati all’arredamento Art Déco. A firmare il progetto la coppia di direttori creativi della maison Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, coadiuvati dall’archistar David Chipperfield, prossimo direttore della Biennale d’Architettura di Venezia. A lui il merito di essere riuscito a tradurre l’iconografia Valentino in modo fluido e atemporale, in un gioco di rimandi tra passato e presente, protagonisti di una narrativa di superfici alternate, alle volte in contrasto tra loro ma sempre armoniche nel loro susseguirsi. Con lo scopo d’innovare per mantenere viva la tradizione, sia negli spazi dello store che nella special collection disegnata appositamente per l’occasione, celebrativa dei 50 anni della griffe. Sulla scia di un filo ideale tra passato e futuro, la coppia di designer ha voluto declinare lo stile Valentino in chiave contemporanea, creando una limited edition di abiti e accessori incentrati su motivi animalier e linee intonse che mixano il romanticismo del pizzo con le note urban chic di borchie e vernice. Si tratta di un corpus completo e indipendente, slegato dalla ciclicità tipica di ogni collezione: è un sistema chiuso e modulare di pezzi da accostare, coordinare, interpretare all’infinito. Lusso ed unicità regnano sovrani, portatori di tutto quel lavoro di ricerca di nuovi equilibri, di definizione di volumi, pesi e consistenze, di sublimazione dell’inatteso e delle volute imperfezioni e irregolarità.
È un trionfo di capispalla iconici in panno double di cachemire e lana: i cappotti mono e doppiopetto, la tunica-poncho, la mantella. Resi couture dai pattern animalier – che spaziano dalla giraffa alla tigre, dalla zebra alla pantera al cheetah – si abbinano alle impalpabili consistenze di top, gonne a pieghe, pantaloncini o abiti in pizzo, giocando tersi effetti di contrasti e contrapposizioni. Gli accessori completano gli outfit: foulard animalier coordinati, mocassini flat, stringate e Chelsea boots con tacco borchiato, piccole sachet di velluto borchiato con manico a bracciale.
Una nuova avventura nel mondo Valentino, che omaggia con le sue reinterpretazioni la memoria storica della maison, ma al tempo stesso mantiene ferma un’identità di visione tipica del duo Chiuri-Piccioli. Una visione che non riporta mai totalmente al passato, bensì ne coglie gli aspetti sostanziali e le originarie motivazioni per rieditarle nel presente e proiettarle nel futuro. Un futuro targato Valentino, che prevede sempre più un approccio haute couture al mondo della moda.  

venerdì 24 febbraio 2012

STYLE_Persol Capri Edition









Quando l’architettura e il design s’incontrano e danno vita a un magico sodalizio, simbolo di classe, qualità e bien vivre italiani.
Questo quello che è successo al brand di occhialeria Persol – sinonimo di eccellenza made in Italy – che ha deciso di rendere omaggio all’isola di Capri e a uno dei suoi simboli, magistrale esempio di arte e architettura: Casa Malaparte.
Tre protagonisti di tutto rispetto che nell’ambito della settimana della moda milanese hanno scelto di presentarsi al pubblico con uno special event allestito ad hoc, con tanto di videoinstallazione che in modo avveniristico ha collocato Casa Malaparte sullo sfondo di un orizzonte, nel rapido susseguirsi delle fasi della giornata, dall’alba sino a notte inoltrata. Uno scenario privilegiato in cui i modelli di occhiali si sono animati d’innanzi al pubblico.

Sin dalla nascita, Persol è stato associato all’arte, in quanto risultato di un rarissimo processo di fabbricazione manuale e di un mix unico fra artigianalità, competenza, passione e dedizione. Servono almeno trenta giorni e fra i trentacinque e i trentasette passaggi manuali per creare un paio di Persol e ciascun modello viene poi sottoposto ad approfonditi e meticolosi controlli qualità. Proprio a partire da queste pietre miliari, il brand celebra oggi la nuova collezione Persol Capri Edition.
Dal canto suo, Capri è una stupenda isola al largo del golfo di Napoli. Grazie alla bellezza incantata, richiama da sempre poeti, pittori, attori e scrittori di fama internazionale ed è probabilmente una delle icone più rappresentative della “dolce vita” italiana a livello mondiale. Una particolare alchimia di storia, natura, cultura ed eventi ha dato vita alla leggenda caprese. Una leggenda che non ha rivali nel mondo, adorata da personaggi del calibro di Charlie Chaplin, Grace Kelly, Ranieri di Monaco, Greta Garbo, Jacqueline Kennedy, Kirk Douglas, Liz Taylor, Rita Hayworth, Sophia Loren, Clark Gable, ma anche da intellettuali come Marguerite Yourcenar, Pablo Neruda, Norman Douglas, Monika Mann e Roger Peyrefitte. Passione, emozione e tradizione sono i valori incarnati da questa piccola, grande isola, gli stessi valori che da sempre rappresentano Persol.
Terzo attore di questo trade unione d’intenti, Casa Malaparte.  Arroccata su un promontorio a est dell’isola, essa rappresenta uno dei migliori archetipi dell’architettura italiana moderna e contemporanea. L’edificio è stato progettato intorno al 1937 dall’architetto razionalista italiano Adalberto Libera per conto di Curzio Malaparte, celebre giornalista, drammaturgo e diplomatico italiano. Il profilo della casa - contraddistinto da una vivace tonalità - segue il corso della scogliera, diventandone quasi il prolungamento naturale, mentre l’ampia terrazza si protende verso il mare e può essere raggiunta percorrendo una scalinata trapezoidale perfettamente incastonata nelle rocce. Raro esempio di architettura moderna armoniosamente fusa con la natura, Casa Malaparte è considerata un capolavoro che riflette le personalità contrastanti di coloro che l’hanno progettata: “una freccia rossa verso l’orizzonte” di Capri, come suggerisce il design unico del parallelepipedo allungato, delle scale, delle pareti rosso pompeiano e della terrazza bianca, che sembra fluttuare come un velo.

Casa Malaparte e più in generale la magica ed élitaria atmosfera di Capri, sono le fonti d’ispirazione di Persol Capri Edition, un concentrato di lavorazione artigianale, qualità, tecnologia e design italiano. Una delle creazioni più geniali di architettura diventa così un design unico, generando una commistione di generi e rimandi: la freccia argentata, firma stilistica di Persol, è stata ridisegnata per richiamare la forma del perimetro della Casa (Nuova Freccia Victor); il brevetto tecnico Sistema Meflecto è stato ispirato dalla forma curva della terrazza di Casa Malaparte; l’originale incisione sul terminale delle aste riprende la scalinata che porta sul tetto della Casa.
Persol Capri Edition propone due modelli da sole, uno da uomo (PO 3024S) e uno da donna (PO 3025S), ciascuno disponibile in cinque diversi colori. Oltre agli intramontabili nero e tartaruga, la palette comprende anche tre new entry ispirate ai colori di Capri: blu oltremare e blu eclissi, verde isola, sabbia e tortora. I due modelli sono disponibili anche con lenti fotocromatiche polarizzate, che combinano un filtro polarizzato e un filtro fotocromatico. Questa soluzione assicura una visione ottimale in tutte le condizioni di luce, grazie all’intensità cromatica variabile delle lenti. Persol Capri Edition sarà disponibile a partire da febbraio 2012 presso i migliori punti vendita a partire da 190 € (+50 € con lenti polarizzate e fotocromatiche).